Pisa, 27 ottobre 2018.
Quella che all’apparenza può essere sembrata una trovata un po’ goliardica, sarebbe potuta diventare una vera e propria minaccia per uno dei monumenti più importanti d’Italia e più riconosciuti al mondo.
Un drone DJI Phantom 4, pilotato da due turisti stranieri, a causa probabilmente di una forte raffica di vento, è andato a sbattere in una colonna della Torre pendente all’altezza del quinto anello, non provocando fortunatamente alcun danno.
I militari, che sorvegliano quotidianamente la zona, non appena si sono accorti dell’accaduto hanno dato l’allarme. L’inconveniente comunque non ha causato la chiusura al pubblico del monumento, che è rimasto aperto anche durante il recupero del drone abbandonato. I due proprietari del SAPR, di fronte all’accaduto, si sono dileguati in pochi istanti tra la folla presente, lasciando sul posto uno zaino e il radiocomando relativo al drone. Fuga che però non li salverà dall’incidente. Grazie al controllo effettuato sulla memory card presente nel drone sono state rinvenute foto che identificano i due turisti: ragazzi poco più che trentenni, probabilmente russi. Oltre alle foto che identificano i due turisti, sono state trovate inoltre foto raffiguranti il Duomo di Milano e monumenti di Firenze: tutte città d’arte e inserite nei piani di antiterrorismo. La violazione della no fly zone costerà cara quindi ai due turisti, con una
multa che può arrivare fino a 100mila euro.
ANTIDRONE: RENDIAMO LO SPAZIO AEREO INVALICABILE
Un gesto innocuo, certo. Una bravata. Nessun danno a persone o alla Torre Pendente pisana. Ma guardandolo con un altro occhio fa riflettere: e se il drone fosse stato armato con prodotti incendiari o oggetti pericolosi? Difficile per le autorità eventualmente presenti sul posto individuare la minaccia a terra o neutralizzarla una volta in aria.
La soluzione che Alpha Robotix porta sul mercato, grazie alla collaborazione e partnership con l’azienda DEDRONE (multinazionale tedesca produttrice del sistema omonimo), è un sistema in grado di individuare, identificare e monitorare tutte le attività di droni all’interno di una determinata area. Il sistema Dedrone è l’unico sistema modulare presente sul mercato che può essere scalato ed adattato alle esigenze del cliente ed al suo relativo sistema di sicurezza.
Attraverso l’interconnessione di vari sensori passivi (radio frequenze, acustici, video, ecc.) e l’analisi compiuta da un software cloud based caratterizzato da un algoritmo di machine learning; il sistema Dedrone riesca automaticamente a scannerizzare una determinata scena e distinguere, all’interno di un’immagine, la presenza di droni e differenziarli da altri oggetti volanti come aerei uccelli ed elicotteri. Una volta constatata la presenza di droni non autorizzati, il sistema lancia automaticamente un allarme e predispone i protocolli di sicurezza previsti dalla minaccia in atto. Il sistema Dedrone è già in uso presso molteplici end users privati ed agenzie pubbliche che utilizzano la tecnologia per avere sempre sotto controllo il loro spazio aereo e mantenere un elevato status di attenzione alle minacce provenienti anche dall’alto.
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